In questi giorni si sta dibattendo spesso sulla sorte del Reddito di Cittadinanza (RDC).
In molti dicono che sia stato abolito, c è chi ne lamenta il fatto e chi crede sia un bene. In realtà è semplicemente stato sostituito da un programma. Quest’ultimo offre, alle persone fragili o in condizione di grave disagio, un sostegno economico e un percorso verso l’inclusione sociale e lavorativa.
L’Assegno di Inclusione (ADI) sostituisce il Reddito di cittadinanza. Risulta ristretto il campo degli aventi diritto: si tratta di 900mila nuclei in meno, secondo il calcolo effettuato dagli economisti di Banca d’Italia.
L’ Assegno di inclusione, in adempimento da qualche giorno, ha caratteristiche simili, trattandosi entrambe di forme di contrasto alla povertà, a quelle del Reddito di Cittadinanza.
1) I requisiti economici restano pressoché gli stessi. L’ISEE del nucleo familiare, per esempio, non deve superare i 9.360 euro per entrambe le misure;
2) Il richiedente deve avere all’interno del proprio nucleo familiare almeno un minorenne, un disabile,
una persona di almeno 60 anni di età, una persona in condizione di svantaggio e inserita in programmi di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari territoriali certificati. Potranno fare domanda tutti coloro che avendo tra i 18 ed i 59 anni di età versano in una condizione di povertà assoluta. Loro però, soggetti occupabili, attraverso il Supporto per la Formazione e il Lavoro, verranno inseriti in un programma formativo e percepiranno un bonus economico di 350 euro. (attuato già per tutti gli occupabili e precedentemente percettori del Reddito di Cittadinanza);
3) Si aveva diritto al Reddito di Cittadinanza con la residenza in Italia per almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 consecutivi. Con l’Assegno di inclusione gli anni di residenza scendono a 5, mentre restano 2 gli ultimi anni consecutivi di residenza in Italia;
4) Il Reddito di Cittadinanza e l’Assegno di Inclusione hanno entrambi una durata pari a 18 mesi. Il rinnovo è meno duraturo per l’Assegno di Inclusione, che è pari a 12 mesi, contro i 18 mesi del Reddito di Cittadinanza;
Ecco cosa attenzionare:
1) Con l’Assegno di Inclusione l’importo ricevuto varia da 40 a 500 euro al mese. Con il Reddito di Cittadinanza l’importo poteva arrivare anche a 780 euro, più eventuali altri 280 euro per il sostegno dell’affitto di casa;
2) Tutti coloro che usufruiscono del beneficio lo perderanno se è qualora un membro del nucleo familiare si dimetesse volontariamente dal lavoro che occupa. Allo stesso modo la mancata presentazione alle convocazioni dei servizi sociali senza giustificato motivo fa sì che il beneficio decada. Ovviamente lo è pure la presentazione di documentazione falsa.
Non hanno diritto ad un sussidio tutti coloro che per età e condizioni di salute sono definiti occupabili.