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La riqualificazione del Parco Falcone parte dal basso

La riqualificazione del Parco Falcone parte dal basso

Catania – Oggi 17 marzo 2024, il Collettivo Pluralista Etneo si è dato appuntamento al Parco Falcone per una domenica di riqualificazione. Alle ore 12 inizierà il “Picnic artistico & creazione – Arte, musica, busking e tanto cibo”. Costruzione di nuove panchine e nuovi tavoli in vista della primavera, un modo anche per trascorrere insieme una domenica di sole, all’insegna dell’arte e del divertimento.

“Rivendichiamo i nostri spazi e riprendiamoci la socialità dal basso. Contro l’incuria, il lucro e ogni sgombero, sì all’espressività condivisa, al confronto, e al gioco. Contro l’oppressione di una quotidianità alienante. Rispondiamo con partecipazione e autogestione.”

Recita così l’invito a partecipare.

Iniziative mirate a creare e sensibilizzare una coscienza collettiva verso tematiche importanti.

L’associazione PF.SK8 nasce tre anni fa, inizialmente da un gruppo di giovani skaters che si incontravano al parco, successivamente si sono aggiunti studenti liceali e universitari.

Lә ragazzә del parco Falcone si autofinanziano attraverso vendita di magliette o altri prodotti autorealizzati e quando il fondo cassa si esaurisce inizia la colletta. La cosa interessante è la spontaneità con la quale questa associazione giovanile si è venuta a creare, cercando soluzioni ad una situazione di degrado istituzionale ormai consolidata.

“Per noi riqualificare un posto è un concetto che assume una particolare connotazione sociale, in una città nella quale regnano l’abbandono e l’incuria. Crediamo che gli spazi pubblici vadano immaginati e riadattati sulle necessità della gente, e che le iniziative sociali sporadiche siano ipocriti palliativi. Noi non vogliamo una città vetrina, pulita per le grandi occasioni, vogliamo una vita bella e una bella città nel quale viverla… Contro abbandono e incuria rispondiamo con partecipazione e autogestione, contro le ‘città vetrine’ per un mondo a dimensione di essere umano.”

Una dimensione sociale che si riappropria degli spazi pubblici, un’alternativa concreta e sana con un dialogo aperto ai bisogni di chi vuole godere del parco Falcone, dove la motivazione è forte, partecipata e sempre più condivisa.

La solidarietà attiva è uno strumento che non può essere delegato, avendo ricevuto risposte ostili al tentativo di cittadinanza partecipata, si è passati alla concretizzazione di un dialogo e di un confronto tra le esperienze di altre realtà associative, perché l’interesse comune è di riqualificare gli spazi pubblici, a prescindere dal fatto che li si viva personalmente.

Se le istituzioni non ascoltano i giovani, saranno i giovani a farsi sentire. E più di tante parole e vane promesse contano i fatti.  Lә ragazzә del parco Falcone sono operativә e organizzatә, a dimostrazione che quando si è davvero proiettati al cambiamento a favore del bello, tutto diventa possibile, si può fare.