Da tempo si attendevano le date e le sedi per per adempiere alla prova scritta del primo concorso PNRR. Gli esami hanno avuto inizio giorno 11 marzo per la scuola dell’infanzia e primaria e sono proseguiti fino al 12 marzo. Dal 13 marzo sono iniziate le prove per la scuola secondaria di I e II grado.
Appena erano stati pubblicati gli abbinamenti date, sedi e candidati per la prova scritta, su tutto il territorio nazionale erano state lamentate ubicazioni troppo lontane e spesso anche difficili da raggiungere. In realtà la colpa non ricade su nessuno poiché è lo stesso algoritmo che individua la sede dell’esame per ogni singolo candidato.
Un gap del sistema che ha creato una situazione alquanto spiacevole nelle isole, tra cui la Sicilia.
Proprio qui i candidati sono stati dirottati da un angolo all’altro dell’isola, con molti insegnanti ragusani che si sono dovuti recare a Palermo e insegnanti trapanesi a Siracusa.
Inevitabili le proteste, che lasciano però il tempo che trovano poiché, alla fine oltre 1. 000 su 3.800 candidati hanno rinunciato a sostenere la prova d’esame. Alcontempos coloro che si stanno presentando protestano per il disagio e la scarsa organizzazione. Questi arrivano dopo aver percorso parecchi chilometri, essersi alzati all’alba e portando con sé zaini o trolley. Eppure, le polemiche non hanno toccato il direttore dell’ufficio scolastico regionale della Sicilia Giuseppe Pierro, il quale ha dichiarato: “Questa polemica lascia il tempo che trova. In nessuna regione d’Italia si potrebbero fare gli esami sotto casa”.