Gaglioweb.it

L’illusione di vincere facile tra i giochi è mutata in ludopatia

L’illusione di vincere facile tra i giochi è mutata in ludopatia

Dato l’alto tasso di giocatori, già da parecchi anni il fenomeno è stato inserito tra gli studi dei disturbi patologici. In Italia, secondo un’indagine dell’Istituto Superiore della Sanità, il 2,5% della popolazione è affetta da ludopatia. Nel 2018 l’Università di Bologna ha verificato che il 48% dei giovani si dedica al gioco e la fascia d’età 25-34 anni è la più interessata. In generale, gli uomini sono la maggioranza 51,1%, preferendo scommesse sportive e giochi da carta come blackjack e poker. Le donne rappresentano il 34,4% e preferiscono i gratta e vinci, le slot machine, le sale bingo e le lotterie. Un fenomeno sempre in crescita. Motivo per il quale già nel lontano 2013 la ludopatia è stata inserita nel DSM 5 (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) tra le nuove dipendenze.

Purtroppo questa piaga sociale si sta diramando sempre di più e sta coinvolgendo notevolmente i giovani

Gli adolescenti italiani dediti al gioco d’azzardo sono circa il 42%. I motivi scatenanti che invogliano un giovane a giocare sono variegati. Si gioca per curiosità o noia, divertimento, per condizionamento da parte di amici o familiari che giocano regolarmente. C’è chi lo fa per bisogno di soldi senza rendersi conto di quanto denaro perde. Inizialmente si spendono circa 5 euro al giorno, con una schedina o un gratta e vinci, e si arriva a cifre esorbitanti.  Spesso i ragazzi giocano per fuggire da problemi quotidiani non capendo che entrano in un vortice buio che crea loro ulteriori problematiche. A volte giocano per bisogno di denaro. La sensazione che provano dopo una vincita crea in loro adrenalina, non capendo quanto denaro perso si cela dietro quella vincita. L’illusione di vincere appunto, li rende schiavi. La ludopatia è un vero e proprio disturbo, va riconosciuto e trattato come tale. È necessario rivolgersi ad un professionista, confidarsi con amici e parenti. E’ essenziale riconoscere il problema e chiedere aiuto. Bisogna tenere presente che un giovane che gioca manifesta una costante ansia. I sintomi principali sono infatti di tipo psichico (nervosismo, ansia, irritabilità), fisico (insonnia, tremori, palpitazioni), sociale (difficoltà a relazionarsi, isolamento, mentire frequentemente). Un dato ancor più preoccupando è che spesso un giovane, per procurare i soldi da giocare, arriva a compiere atti di criminalità (furti domestici o scippi). Per questo motivo affermare l’esistenza del problema vuol dire prendere conoscenza della gravità del proprio essere ed avere a quel punto la lucidità per affidarsi a specialisti.