Nasconde il paradigma pirandelliano il libro scritto da Antonio Borsa: “I tre appuntamenti” edito da La Bussola 2024.
Il titolo del libro, la cui narrazione si snoda attorno a Dorian il protagonista, che in un momento di particolare staticità e mancanza di entusiasmo, conosce e frequenta persone nuove, è già preludio della trama e del ‘sempreverde’ conflitto tra come ci si sente, come ci vedono gli altri e ciò che la società si aspetta da ciascuno di noi. Gli appuntamenti non sono solo incontri romantici, ma momenti di verità con sé stessi, con gli altri e con la società. Il romanzo è un viaggio emotivo condotto attraverso le complessità delle relazioni umane, alla ricerca dell’amore autentico.
“Lo sfogo serale che cancella ogni mio pensiero malefico, inutile dirlo, è la boxe. Menomale che esiste la boxe!”
Dorian oltre allo sfogo dello sport (pratica la boxe), ha diversi amici, colleghi universitari che ruotano intorno alla sua vita, eppure non di rado si sente solo, incompreso e con l’ossessione per una storia che non è andata come avrebbe sperato.
In un mondo che sembra aver perso il senso della compassione e dell’accettazione, Dorian riesce comunque ad oltrepassare la paura del rifiuto, con resilienza Antonio Borsa riesce a descrivere una prospettiva matura e riflessiva sulle dinamiche relazionali.
“In quel momento, Dorian comprese che l’amore non era una gabbia, né una catena da portare. Era un vento leggero che poteva sollevare le ali dell’anima, un soffio delicato capace di trasformare il piombo del dolore in oro di saggezza. L’amore vero non chiedeva di essere rinchiuso, ma di essere liberato, per poter volare alto e toccare il cielo dell’empatia e della comprensione. E fu così che, tra le pagine di un vecchio diario e gli sguardi di chi aveva imparato ad amare senza possedere, Dorian trovò la chiave per aprire la porta del suo cuore al mondo.”
Il messaggio del romanzo risiede nella forza di difesa dei valori universali, nella capacità di Antonio Borsa di affrontare questioni sociali urgenti come la violenza di genere e i pregiudizi, senza mai scadere nel didascalico, perché l’amore non possiede, non soffoca, ma libera e sostiene.
Dorian, pur ossessionato dall’amore non corrisposto, impara a rispettare la libertà della persona amata, un insegnamento prezioso in un’epoca segnata da troppi atti di violenza in nome dell’amore.
“e se mi farò male?”
“Avrai vissuto – conclude – e vivere è l’unica cosa che conta. Hai idea di quanta gente sopravvive in questo mondo senza mai andare oltre le proprie paure? Quelli sono morti che camminano, quindi vivi…”
“I tre appuntamenti” è anche un inno all’amicizia e all’empatia. La diversità socio-culturale tra Dorian e i suoi nuovi amici diventa un ponte e non un muro, dimostrando che la generosità e la purezza del cuore possono superare ogni barriera.
“Se non ce la fai a studiare non preoccuparti, prenditi il tuo tempo che l’Università non scappa. Ma devi promettermi che farai di tutto per riprenderti”.
In conclusione, il romanzo di Antonio Borsa è un’opera molto scorrevole, che colpisce per la sua spontanea sincerità. I dialoghi realistici avvicinano il lettore, che può soltanto apprezzare l’invito a riflettere su temi di grande attualità, incluso il tema della corsa alla produttività per rientrare nei tempi voluti dalla società, con l’ansia di essere ‘fuori corso’ con gli studi. Dunque, sono tanti i temi essenziali, che il romanzo tratta con delicata semplicità, occorrerebbe diffondere il messaggio più importante di tutti, per costruire un mondo più giusto e compassionevole: ognuno a suo modo e con i suoi tempi è unico e speciale, l’umanità è diversità e ricchezza.