Negli ultimi anni, l’attenzione globale verso le tematiche ambientali ha conosciuto una crescita esponenziale. Le iniziative eco-sostenibili, le energie rinnovabili e la gestione dei rifiuti sono diventate pilastri fondamentali per un futuro più pulito.
Il fenomeno mafioso ha un impatto significativo sull’ecosistema economico e sociale
Le organizzazioni mafiose sono coinvolte in una vasta gamma di attività illecite. Tra queste attività il traffico di droga, il racket di estorsione, il riciclaggio di denaro, e la corruzione politica. Le organizzazioni mafiose hanno però, da sempre. dimostrato una capacità camaleontica di adattarsi e infiltrarsi in nuovi settori economici. L’economia verde non fa eccezione. L’interesse della mafia per l’ambiente è motivato da diversi fattori:
- Profitti Elevati e Rischi Relativamente Bassi: I settori come la gestione dei rifiuti, il riciclaggio e le energie rinnovabili offrono margini di profitto elevati con rischi spesso inferiori rispetto ad attività tradizionalmente mafiose come il traffico di droga. La legislazione in materia ambientale, sebbene in evoluzione, presenta ancora lacune e zone grigie sfruttabili per fini illeciti;
- Finanziamenti e Agevolazioni: I fondi pubblici e le agevolazioni fiscali destinati a promuovere le iniziative eco-sostenibili attirano le organizzazioni criminali. Attraverso società di comodo, la mafia riesce a mettere le mani su ingenti somme di denaro pubblico, utilizzandole per consolidare il proprio potere economico e sociale;
- Riciclaggio di Denaro: Il settore ambientale offre ampie opportunità per il riciclaggio di denaro sporco. Le operazioni complesse e la frammentazione della filiera rendono difficile tracciare i flussi finanziari, permettendo alle organizzazioni mafiose di reinvestire i proventi illeciti in attività apparentemente legali.
I Settori Chiave di Interesse Mafioso sono:
- Gestione dei Rifiuti: Uno dei settori più colpiti dall’infiltrazione mafiosa è quello della gestione dei rifiuti. La cosiddetta “ecomafia” trova terreno fertile nelle difficoltà logistiche e burocratiche che caratterizzano la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. L’interramento illegale di rifiuti tossici, spesso nei territori del Sud Italia, non solo genera profitti illeciti ma rappresenta un grave pericolo per la salute pubblica e l’ambiente.
- Energie Rinnovabili: Un altro ambito particolarmente attrattivo è quello delle energie rinnovabili, in particolare l’eolico e il fotovoltaico. Le mafie investono in impianti di produzione di energia pulita, beneficiando di contributi pubblici e incentivi. Dietro queste operazioni, apparentemente virtuose, si celano spesso frodi e operazioni di riciclaggio.
- Agricoltura Sostenibile: Anche l’agricoltura sostenibile non è immune dalle infiltrazioni mafiose. L’interesse per le produzioni biologiche e le filiere corte ha attirato l’attenzione delle organizzazioni criminali, che vedono in questo settore una nuova frontiera per i propri traffici illeciti.
Le infiltrazioni mafiose nell’economia verde hanno conseguenze devastanti. Oltre al danno economico e ambientale,
minano la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nelle iniziative di sostenibilità. Infatti, se da un lato la presenza della mafia può distorcere la concorrenza leale, creando un ambiente economico in cui le imprese oneste faticano a competere. Dall’altro lato, l’infiltrazione della mafia nell’economia può portare a una maggiore instabilità e incertezza, scoraggiando gli investimenti e ostacolando lo sviluppo economico. Inoltre, la mafia tende a sfruttare le risorse naturali in modo insostenibile, contribuendo a fenomeni di degrado ambientale. Le attività illegali come il traffico di rifiuti tossici e l’abusivismo edilizio sono esempi di come la mafia possa avere un impatto negativo sull’ambiente. Queste pratiche non solo danneggiano l’ecosistema, ma mettono anche a rischio la salute delle comunità locali. La lotta contro l’ecomafia richiede un approccio multidisciplinare e una collaborazione internazionale.
Detto cio: termovalorizzatori si o termovalorizzatori no?