Portopalo di Capo Passero (SR) – Le Forze dell’Ordine sono a lavoro per identificare i colpevoli dell’incendio e della devastazione della Fortezza Spagnola dell’Isola di Capo Passero compiuto presumibilmente agli albori di sabato 17 agosto 2024.
Mentre per il quinto anno consecutivo l’Isola di Capo Passero diviene Teatro all’aperto per lo spettacolo Colapesce – La leggenda sull’Isola, in scena fino al 1 settembre 2024, i vandali hanno appiccato l’incendio con l’ausilio di carburante e mandato in fumo abiti di scena, attrezzatura e strumenti diversi necessari per la realizzazione dello spettacolo, incendiando le stanze che all’interno della fortezza custodivano il tutto.
La performance di tipo immersivo, musicale e teatrale di Gisella Calì rapisce lo spettatore, catapultandolo fra le pagine di storia della Sicilia di fine 800. Così l’attacco alla Fortezza con il danno materiale si traduce – ca va sans dire – in un attacco alla bellezza e alla cultura.
“Sono andati bruciati i nostri costumi, le scenografie, strumenti musicali, tra cui alcuni antichi e preziosi, il teatrino dei pupari (Fratelli Napoli N.d.R.), tanta attrezzeria del nostro spettacolo, le panche e le casse per il pubblico. Le maestose e brillanti mura, che ci fanno da scenografia naturale da ben oltre 170 recite, adesso sono nere e l’acqua dell’unico pozzo sull’isola odora di benzina. Abbiamo appreso tutto questo, due ore prima di un fine settimana sold out.
Appena entrati in fortezza, abbiamo pianto. Tutti. I 60 attori che da 5 anni vivono questo luogo come casa e la rispettano come un tempio.” – scrive la regista Gisella Calì sul suo profilo personale – parole di dolore e resilienza che speriamo possano raggiungere anche gli autori di questo scempio.
Miracolosamente gli spettacoli in programma per il fine settimana hanno avuto luogo ugualmente, la tenacia e il coraggio della compagnia di attori Colapesce unita all’aiuto di associazioni e commercianti che sul territorio hanno offerto il loro sostegno per fronteggiare il tragico episodio, hanno avuto la meglio. La rabbia e l’indignazione a colpi di post sui social unisce gli spettatori emozionati nella domanda: ma a chi può dar fastidio la cultura?
Ogni fine settimana lo spettacolo accoglie circa 400 spettatori e molti di questi ritornano affezionati alla location suggestiva, che aggiunta allo spettacolo diviene un’esperienza magica e arricchente da replicare. Un notevole numero di turisti approda nel siracusano per assistere allo spettacolo, gli stessi spettatori che pagano B&b, consumano i pasti nei ristoranti del luogo, fanno shopping e che portano avanti il turismo locale.
Appena è stata fatta la denuncia sono scattate le indagini, tra l’amarezza di constatare che certe dinamiche note sono dure a morire, c’è chi ha offerto sostegno materiale e chi con messaggi di solidarietà ha voluto incoraggiare la compagnia teatrale e l’associazione culturale al fine di continuare a portare avanti il valore immenso per la bellezza del territorio e la cultura.
Tra i molteplici messaggi di solidarietà agli operatori culturali e agli attori, è giunto anche quello del sindaco di Portopalo di Capo Passero Rachele Rocca che condanna con forza l’atto vandalico verso il patrimonio culturale: “Questo non è solo un danno materiale, ma una pugnalata al cuore della nostra comunità” – ha dichiarato il primo cittadino, confidando nel lavoro delle Forze dell’Ordine per identificare i colpevoli – “Portopalo di Capo Passero è bellezza, unione, comunità. Non arretreremo di un millimetro nel nostro cammino verso il cambiamento.
Una campagna di raccolta fondi è stata lanciata da CNA Siracusa, in favore dell’associazione Fiat Lux 2.0, per recuperare le attrezzature, i costumi e i materiali della rappresentazione teatrale Colapesce – La Leggenda sull’isola. Come si legge dalla pagina Facebook dell’associazione di artigiani e imprenditori CNA SR, nella lotta contro l’ignoranza vince chi sostiene la cultura e la valorizzazione del territorio.